Wednesday, 14 October 2015

Bella Suì

Il BLOG langue, ma sono convinto che lo stesso non accade nelle di noi capoccie, relatively al ricordo che abbiamo del prode Suillozzo.
E' che la vita, gli impegni, il caos ci impedisce di dedicare il nostro tempo e la nostra concentrazione a ciò che vorremmo.

Io sono in questo senso un po' più fortunello di voi, forse, in quanto la piegatura della mutanda si presta ed offre lunghe mezzore di pensamiento.
E allora proprio l'altro giorno ripensavo agli ultimi giorni di Alessandro,e a quando mi si accomiatò (credo l'ultima o la penultima volta in cui era cosciente) così salutandomi:
"Ciao,  Gilgameš"

Ora, io dico, esimio Suillo, ma che cazzo c'entra mò Gilgameš????

Gilgamesh è un personaggio della mitologia mesopotamica protagonista dell'omonima epopea, inoltre può riferirsi a:

Musica[modifica | modifica wikitesto]

  • Gilgamesh - gruppo musicale progressive jazz fusion
  • Gilgamesh - album dell'omonimo gruppo musicale del 1975
  • Gilgamesh - album di Franco Battiato del 1992 contenente l'omonima opera teatrale composta dallo stesso autore

Altro[modifica | modifica wikitesto]




Quindi, o ce l'aveva con l'epopea mesopotamica, o col gruppo musicale progressive jazz fusion, o col disco di Battiato, o col fumetto argentino, o con l'asteroide o col personaggio dei videogiochi.

I misteri di Suillo, grande.

Wednesday, 18 March 2015

50 anni

Oggi Alessandro avrebbe compiuto 50 anni.

Era l'ultimo del gruppetto storico delle medie (io, Uncio, Crov, Matteo e Carlo) a compiere gli anni. Tutti del '64, tranne lui, del '65. Quando compiva gli anni Suillo, la serie era completa. Mi ricordo il compimento dei 18 anni, quando tutti ricevettero un regalo di gruppo "speciale". Uncio ebbe uno zaino, io il motore della Canon. Non mi ricordo gli altri. Ma quando Suillo compi' 18 anni, allora il cerchio era chiuso: eravamo tutti maggiorenni.  Oggi avremmo dovuto chiudere un altro cerchio importante, quello dei 50 anni. Ma questo cerchio non lo chiuderemo mai.

Ciao Sui', Auguri!

Friday, 13 March 2015

14 MARZO 2015


Si, domani è il 14 marzo e sono settimane che ci penso.
Oggi in macchina ho sparato a palla per la milionesima volta Firth of Fifth dei Genesis. E’ una canzone che (per me) è un filo diretto che mi collega a Suillo come il cavo di una funivia alla cima di una montagna.
Ci ho (ri)pianto sopra un po’.
Quando la sento, mi sembra di mandargli dei messaggi dentro una cabina appesa nel vuoto, magari delle strofe che mi pare abbiano un significato per noi, e mentre vedo la cabina arrivare lassù, mi accorgo che ne sta ovviamente scendendo un'altra con dentro altre cose, altri ricordi, situazioni, episodi che non mi ricordavo più e che mi arrivano dentro quella cabina.
Ve ne volevo già parlare e raccontare all’ultimo raduno “Memorial Suillo”, ma non ho trovato il momento giusto e poi ero d’accordo col Mats che avremmo suonato e cantato “Wish You Were Here” e così abbiamo fatto e sono contento perché davvero non ce ne era una più giusta di quella. Magari ve la racconto al prossimo raduno, anche meglio, anche perché il mucchio delle cose da raccontare su Firth of Fifth si è nel frattempo arricchito immaginando il giochino della funivia.
Anche se non c’entra niente con la canzone, ma una cosa che per tanti anni mi ha sempre sorpreso di Suillo è quanto era fico con le donne. La cosa che spesso mi spiazzava (e chi conosceva Suillo da sempre e da vicino lo sa bene) era che in tante situazioni era fragile, insicuro, impacciato. Ma con le donne no. Per tanti anni ho sempre ammirato quanto fosse disinvolto, intraprendente, sfacciato: in situazioni di cazzeggio io ero quasi in imbarazzo. Ed era divertente essere imbarazzato in quel modo. Naturalmente questo contribuiva al fatto che avesse di solito un bel successo con l’altra metà del cielo e questa era un'altra fichissima di Suillo.
Per finire, lascio qui sotto un link di Firth of Fifth. Se vi va, sentitevela. Se vi va ve la racconto quando ci rivediamo.
 Ciao Suì