E' che la vita, gli impegni, il caos ci impedisce di dedicare il nostro tempo e la nostra concentrazione a ciò che vorremmo.
Io sono in questo senso un po' più fortunello di voi, forse, in quanto la piegatura della mutanda si presta ed offre lunghe mezzore di pensamiento.
E allora proprio l'altro giorno ripensavo agli ultimi giorni di Alessandro,e a quando mi si accomiatò (credo l'ultima o la penultima volta in cui era cosciente) così salutandomi:
"Ciao, Gilgameš"
Ora, io dico, esimio Suillo, ma che cazzo c'entra mò Gilgameš????
Gilgamesh è un personaggio della mitologia mesopotamica protagonista dell'omonima epopea, inoltre può riferirsi a:
Musica[modifica | modifica wikitesto]
- Gilgamesh - gruppo musicale progressive jazz fusion
- Gilgamesh - album dell'omonimo gruppo musicale del 1975
- Gilgamesh - album di Franco Battiato del 1992 contenente l'omonima opera teatrale composta dallo stesso autore
Altro[modifica | modifica wikitesto]
- Gilgamesh - fumetto argentino
- Gilgamesh - anime televisivo
- 1812 Gilgamesh - asteroide
- Gilgamesh - personaggio ricorrente nella serie di videogiochi Final Fantasy
Quindi, o ce l'aveva con l'epopea mesopotamica, o col gruppo musicale progressive jazz fusion, o col disco di Battiato, o col fumetto argentino, o con l'asteroide o col personaggio dei videogiochi.
I misteri di Suillo, grande.
Gilgamesh. :-) L'unico che puo' aiutarti a capire secondo me e' Uncio. O Matteo. Perche' secondo me alle medie, a un certo punto lo abbiamo studiato. Abbiamo letto qualcosa della mitologia di Gilgaesh. E per un periodo e' diventato un miito, tipo: Aho, me pari Gilgamesh. Ecco, forse avevi la barba, e gli sembravi Gilgamesh. :-)
ReplyDeleteVolete sapere l'ultima cosa che ci siamo detti io e Suillo? L'ultimo dialogo? Anche questo parecchio buffo. Era Febbraio, piu' o meno, Alex era al San camillo (credo, quello sulla circonvalla Gianicolense). Bella visita, con Uncio. Suillo era gia' magrissimo, ma di buon umore. Fu una bella visita. Al momento del saluto abbiamo preso un impegno: la prossima volta che ci vediamo, ci andiamo a fare un spaghetto alla Bottarga da Danilo! Al limite, ce lo facciamo "passare", ho detto io, tipo zuppetta, tipo semolino, e te te lo bevi con la cannuccia. E il caro Suillo s'e' fatto una bella risata. :-) Invece, niente bottarga. Si, ci penso spesso a Suillo. E' la musica che mi frega. Gli piacevano cosi' tante canzoni, che inevitabilmente ogni tanto qualcuna arriva, e con lei arriva il suillone. Di solito in macchina, oppure il sabato mattina in bagno, quando mi lavo. Certi pianti in quel bagno, riga. O anche in macchina, magari andando al lavoro. Ora certo mi commuovo piu' raramente, cerco di controllarmi.
Grazie, Gianluca. Ma occhio alla mutanda! ;-)
Si, su Gilgamesh Euge ha ragione. Alle medie la nostra Antologia non partiva dalla solita Odissea considerata dai più l'origine di tutta la letteratura occidentale, ma da brani di civiltà precedenti indoeuropee e mesopotamiche da cui i Greci, a cominciare ovviamente da Omero, avevano poi attinto molto per sviluppare la loro mitologia e poetica epica.
ReplyDeleteDetto ciò, la cosa divertente che mi ricordo benissimo e che ricorderà perfettamente anche Matteo e probabilmente anche la Roscia con cui abbiamo condiviso molto di quegli anni, era che quei brani erano in realtà storie incomprensibili scritte in modo pallosissimo per chiunque, figuriamoci per una brancata di irrequieti adolescenti come noi! Di conseguenza, per puro cazzeggio tra di noi, i nomi di quegli eroi e divinità erano diventati il "tormentone" di quel periodo.
Sai quando una parola ti sembrava buffa e la ripetevi ossessivamente semplicemente perché - senza nessun motivo ma solo per il suo suono strampalato - faceva sghignazzare te e i tuoi amici? Ecco. Questo erano diventati per noi Gilgamesh e il suo compare Ut-na Pis-tìn. Quest'ultimo era invece il preferito di Matteo che lo ripeteva in continuazione con la voce nasale e facendo risuonare forte il "tìn" finale come un campanello. E la cosa innescava una inspiegabile, ma irresistibile ridarella.
Non so come e perché questa cosa sia riemersa nella testa di Suillo in quel momento, ma mi piace pensare che - forse anche sotto l'effetto dei farmaci - volesse rivivere un momento di puro, sano e sereno cazzeggio adolescenziale. Mi piace pensare che se ne sia andato con quel mood. Grande Suillo!