Prendo spunto da questa foto di Alessandro colto in un atteggiamento molto "suillesco". Chi lo conosceva bene sa infatti che morsicarti il cranio fino a farti male era una sua grande dimostrazione di affetto e spensierata allegria.
Premesso che Suillo era buono come un pezzo di pane e non ha mai fatto veramente male a nessuno, queste cose assurdamente e gratuitamente dolorose gli piacevano un casino e io me ne ricordo a mazzi: ad esempio il famosissimo "morso del ciuccio" una vera specialità che a sua volta aveva imparato dal padre (il mitico Sor Giulio) che quando ti stava seduto accanto, per esempio guardando la TV, ti afferrava l'interno della coscia vicino al ginocchio e stringeva con una forza sovrumana simulando appunto il morso di un somaro. Se la cosa riusciva bene, il verso del somaro lo faceva la vittima che prima ragliava a squarciagola dal dolore e poi si lamentava del livido per qualche giorno.
La cosa, apparentemente crudele e gratuita, faceva ridere inspiegabilmente tantissimo, anche la vittima.
Un altra specialità suillesca era "dito di ferro": la sfida consisteva nell' "agganciare" ciascuno con il dito medio quello dell'altro, stringere il pugno e poi girare il polso cercando di rompere il dito dell'altro resistendo al dolore del proprio. Se avessero fatto diventare questo gioco specialità olimpica, Suillo avrebbe collezionato più medaglie di Carl Lewis.
Non parliamo poi di cosa era invece capace di fare con la sua zucca di marmo... Da piccoli, mi pare alle medie, rompeva con una sola capocciata pile di cinque piastrelle dei pavimenti. Questo numero glie l'ho visto fare varie volte e ho portato anche alcuni scettici ad ammirare il fenomeno!
Questa capoccia durissima lo fece anche diventare fortissimo di testa quando giocavamo a pallone: si, di testa secondo me era il più forte in assoluto.
Più tardi tentò invece di diffondere un'altra specialità: "famo a capocciate?". Praticamente ci si prendeva a testate come gli stambecchi, finchè uno non si arrendeva o lo portavano al pronto soccorso. Anche in questo, secondo me, Suillo avrebbe sdraiato Tyson, ma sfortunatamente (si fa per dire!) questa sofisticata disciplina ebbe meno successo, perchè la sua capoccia era ormai famosa in tutto il quartiere e non si trovavano nè degni rivali nè sparring partners.
Un altro numero che ricordo che il Suillo faceva con grande soddisfazione sua e grande impressione di chiunque lo vedeva era quello di aprire i tappi a corona con i denti. Si appoggiava la testa della bottiglia vicino a un molare, stringeva e zac! sputava il tappo con disinvoltura mentre ai presenti veniva la pelle d'oca. Vi ricordate Bluto di Animal House che si schiacciava le lattine di birra sulla fronte per far sorridere gli amici? Beh, a confronto era un dilettante.
A dito di ferro era un mostro. Comunque e' vero, faceva malissimo. Se non sbaglio era anche Campione del Mondo di "E' tua l'aria?", e medaglia olimpica sia di "Paga la Mossa" che "Tua la suora". Solo argento in "Lancio del Sasso", superato dall'invincibile Mazzetto: comunque una colta mi tiro' un sasso dai Preti da circa 100 metri e mi ha colto esattamente in capoccia, ancora mi ricordo il rumore. Tumb.
ReplyDeleteMa chi e' la bellissima? Jessica?
ReplyDeleteDella sua testa dura è una delle ultime cose di cui abbiamo parlato
ReplyDeleteAprire i tappi a corona delle bottiglie con i denti e' una di quei piccoli dettagli che mi e' sempre rimasto impresso di Suillo.
ReplyDeleteE' vero, fa venire la pelle d'oca, ma ho chiesto a Suillo di farlo decine di volte e lui immancabilmente mi accontentava....
Era un "numero" da circo che in coppia abbiamo utilizzato diverse volte nell'approccio con pulzelle appena conosciute... a dire il vero, non le ha mai fatte cadere ai nostri piedi, ma noi ci siamo sempre divertiti ad osservare le loro reazioni...
Questo blog è molto bello.
ReplyDeleteBravi.
Daniele