Wednesday, 26 March 2014
Scudetto della Roma, 1983
Non me ne vogliano i nostri amici non romanisti, ma come faccio a non parlare della Roma quando parlo di Alessandro? E' stato lui a portarmi allo stadio con regolarita', usando l'abbonamento di Alfredo, negli anni di Liedolm, del Presidente Viola, di Falcao, Pruzzo, Bruno Conti, Agostino. Io non ero della Roma quando iniziai ad andare allo stadio con i Lucente. Ero sempre stato della Juve, ma per diversi motivi alla fine degli anni 70 la Juve mi era diventata antipatica. E il vecchio suillone mi fece cambiare squadra, partita dopo partita, portandomi nel cuore del tifo, la curva sud, che esplodeva ad ogni goal. Cosi' nel 1982 ero gia' ufficialmente romanista, e mi sono goduto tutta la galoppata dello scudetto giallorosso dall'inizio alla fine.
Eppure, la partita per me simbolo di quel campionato e' una sconfitta. Anzi, la sconfitta: in casa, contro la Juve, 2 a 1 per loro. Noi eravamo un gruppetto assortito, anche se io mi ricordo bene Alessandro, Uncio (juventino) ed io. La Roma passo' in vantaggio con rete di Falcao: un delirio, voleva dire scudetto. Ma la Juve non molla. Pareggia prima Platini su punizione, e poi, Brio. Vittoria della Juve, campionati riaperto.
E alla fine della partita, il vecchio Suillo incazzatissimo con l'innocente Uncio, che ridacchiava sotto i baffi. Ma poi la Roma vinse a Pisa (Andrea e Alessandro Lucente andarono, quella volta che il treno prese fuoco e si dovettero fare un pezzo a piedi fino a casa), poi ancora vittoria con l'Avellino, e poi vittoria scudetto a Genova, e festa a Roma nell'ultima partita, contro il Torino. Anche questa ce la siamo goduta parecchio. Qui il servizio di 90simo minuto sulla partita: Roma Juventus 1-2
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C'ero anch'io allo stadio (in curva nord). Bella Roma, bella Juve (nel finale), bellissimo lo spettacolo nello spettacolo dato dal pubblico.
ReplyDeleteDaniele